Il processo di emissione

FASE 1: Studio di fattibilità

Pre-due diligence
  • Meeting con Società
  • Analisi della documentazione
  • Preparazione primo marketing material
  • Incarico per la Fase 1
Sondaggio con investitori
  • Analisi del target market
  • Invio del marketing material
  • Feedback investitori

FASE 2: Strutturazione e Collocamento

Kick-off meeting
  • Meeting con Società per l’avvio della Fase 2
  • Analisi della documentazione aggiuntiva
  • Incarico per la Fase 2
Due Diligence
  • Finalizzazione del marketing material
  • Business Plan
  • Eventuale Rating
  • InfoMemo e T&C Bond
Investitori
  • Invio materiale agli investitori
  • Due Diligence investitori
  • Eventuale Due Diligence Meeting
  • Delibera investito
Documentazione Legale
  • Incarico allo Studio Legale
  • Regolamento del Prestito
  • Eventuale Documento di Ammissione
  • Contratto di Sottoscrizione
Banca Agente
  • Incarico alla Banca Agente
  • Accentramento Monte Titoli
  • Ottenimento Codice ISIN
  • Apertura Conto Corrente PayAgent
Eventuale Quotazione
  • Documento di Ammissione
  • Inizio filing con Borsa Italiana
  • Conferma Domanda di Ammissione
Adempimenti Notarili
  • Verifica dello Statuto dell’emittente
  • Predisposizione della delibera notarile
  • Delibera notarile
Closing
  • Firma contratti
  • Verifica Condizioni Sospensive
  • Settlement dell’operazione (incasso ed emissione titoli)

I vantaggi dell’emissione

Disintermediare il sistema bancario
  • Finanziamento dei piani di sviluppo
  • Diversificazione delle fonti di finanziamento
  • Accesso a forme di finanziamento di medio-lungo termine
  • Rafforzamento della struttura finanziaria, con ricadute positive nei rapporti con il sistema creditizio
  • Il Minibond non è segnalato in Centrale dei Rischi
Fiscalità
  • Piena deducibilità degli interessi passivi (ai sensi del Decreto di Internazionalizzazione del 14 settembre 2015)
  • Deducibilità dei costi dell’emissione
Lancio del proprio ″marchio″
  • Visibilità del ″marchio″ mediante l’accesso al mercato dei capitali
  • Miglioramento dello standing della società, anche in vista di ulteriore raccolta di capitale di debito o equity

I requisiti delle aziende target

I requisiti sotto riportati sono a titolo esemplificativo e non esaustivo. Potranno inoltre essere introdotte deroghe ad hoc sulla base del settore e del merito di credito dell’azienda nel suo complesso.

Requisiti oggettivi

Emittenti
Società quotate o non quotate che non siano microimprese
Fatturato
Compreso tra € 20M e € 500M
Bilanci
Ultimi due bilanci approvati, di cui almeno il più recente sottoposto a revisione contabile (preferibilmente da una società di revisione primaria)
Standing
Situazione di Good Standing (assenza di procedure concorsuali in atto o in procinto di essere dichiarate)
Categoria
Non rientranti nella categoria delle start-up o interessate da turnaround

Requisiti qualitativi

Rating
Rating Emittente Investment Grade (se dotato di rating)
Use of Proceeds
Aziende vocate all’internazionalizzazione con l’esistenza di precisi progetti di sviluppo da finanziare nuovi investimenti (materiali, immateriali e finanziari, con l’eccezione di quelli speculativi) e finanziamento del circolante (pagamento fornitori, stipendi e/o equivalenti, imposte e tasse) non saranno consentiti utilizzi per il rifinanziamento/rimborso di debiti finanziari esistenti
Settori di interesse
Industria Meccanica; Industria Manifatturiera; Infrastrutture e Trasporti; Food & Beverage; Travel & Leisure; Utilities locali; Luxury; aziende di servizi

Requisiti quantitativi

Limiti quantitativi emittenti
EBITDA Margin maggiore 5%
PFN / EBITDA minore 5
PFN / PN minore 2,5
EBITDA /Oneri Finanziari maggiore 3